Il giorno di Pasquetta io e Simona decidiamo di fare una gita fuori porta e la scelta ricade sulla Repubblica di San Marino. I motivi sono svariati. Dovevamo andare sul Lago di Garda ma all’ultimo secondo i programmi saltano. Allora che si fa? Ero rientrato la notte di Pasqua dalla trasferta di Torino e la domenica ho preferito il relax. Pranzo con Simo e il mio amico Alessio, poi visita al Santuario della Madonna di San Luca. Rimaneva l’incognita del Lunedì. Ecco l’idea: andiamo a San Marino. Non andavo dai tempi (2017 credo) di una gara di andata del primo turno di qualificazione alla Champions League (Tre Penne contro i gallesi del News Saints, ho visto anche questa si), Simona dal liceo. Lei mi racconta che quella volta non riuscì a vedere granché causa nebbia. Dunque mi armo di coraggio (l’A14 scendendo verso il mare nei bei giorni festivi è un delirio) e partiamo. Il navigatore mi fa fare una strada interna una volta arrivati a Rimini Nord. Passiamo da Sant’Arcangelo di Romagna, poi tutte stradine interne. Ringrazierò il Tom Tom per avermi fatto scoprire i veri paesaggi romagnoli. Arriviamo a San Marino e c’è la valle (come dicono a Catania). Un casino pazzesco, i gendarmi ci “obbligano” a dirigerci verso Murata, Park 12, 5 km dal centro. Macchina alla fine del parcheggio ma i sammarinesi sono organizzatissimi. D’altronde vivono di turismo, è il loro core business. Navette con cadenza di 10 minuti, 3 euro andata e ritorno compreso il parcheggio. Una volta arrivati su, entriamo da Porta San Francesco e ci dirigiamo fino a Piazza della Libertà. Il ristorante prenotato è li vicino (si chiama La Terrazza, posto bello, cucina discreta), decidiamo di pranzare vista l’ora. Nel pomeriggio acquistiamo i ticket per tutti i musei ed iniziamo a girare, compresa la prima Torre (la seconda era in restauro, la terza lontanissima). Negozi uno dietro l’altro, turisti migliaia, prezzi accessibili. Loro non hanno l’Iva, sti cazzi! Compro una zaino in cuoio molto bello a pochissimo, stessa cosa un orologio di un designer sammarinese, figo! Simona acquista souvenir e una collanina. Nel pomeriggio giro dei musei, alla Pinacoteca di San Francesco trovo la mostra dedicata a Napoleone Bonaparte da sempre uno dei miei personaggi storici preferiti. Verso il calar della sera ripartiamo con la speranza di non trovare traffico sull’Adriatica. Il navigatore stavolta mi frega, ci fa scendere da Serravalle e la Dogana direzione Rimini Sud. Giunti alla Valle del Rubicone troviamo l’apoteosi, lo stronzo ricalcola 10 volte il percorso. Deviamo a Ravenna, poi provinciali interne fino ad Imola. Partiti alle 20 rincasiamo alle 22:30, ritardo grande ma soddisfazione tanta. Sammarinesi tornerò!
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