Dopo Georgia, Kirghizistan, Moldavia e Ucraina, anche l’Uzbekistan criminalizza la violenza domestica come reato separato. Si tratta del quinto paese dell’Europa orientale e dell’Asia centrale che fornisce strumenti di protezione supplementare a donne e bambini. Amnesty International è preoccupata dal fatto che la violenza economica e psicologica possa rimanere irrisolta nonostante sia stata disciplinata quella contro la violenza fisica. Lo scorso 6 aprile il Senato di Oliy Majlisi dell’Uzbekistan ha adottato all’unanimità un pacchetto di emendamenti ai codici penale e amministrativo del paese, ma non entreranno in vigore prima che il Presidente li abbia firmati. La violenza domestica e la violenza contro le donne continuano a destare grave preoccupazione. Secondo i dati, da gennaio a novembre 2021 sono stati segnalati quasi 36.000 casi di violenza nei confronti delle donne, 12.000 dei quali di violenza fisica.
Uzbekistan: Parliament passes long-overdue legislation criminalizing domestic violence
Today, Uzbekistan is becoming the fifth country in Eastern Europe and Central Asia to criminalize domestic violence as a separate criminal offence under the law. Uzbekistan is the fifth country in Eastern Europe and Central Asia to criminalize domestic violence as a separate criminal offence under the law. On 6 April, the Senate of Uzbekistan unanimously adopted a package of amendments to the country’s Criminal and Administrative Codes. The amendments criminalize domestic violence and provide women and children with additional protection mechanisms. Amnesty International is concerned, however, that although physical violence has now been criminalized, economic and psychological violence remain unaddressed. Official statement hails the new law not only for preventing domestic violence against women and children, but also for “strengthening the institution of the family” New law not only for preventing domestic violence against women and children, but also for “strengthening the institution of the family”